Vinnatur sbarca a Genova 31 gennaio / 1 febbraio 2015
Articolo di Mirko Sciutto – Sommelier Fisar Alessandria
Nella suggestiva sala del Palazzo della Borsa circa 60 aziende hanno presentato i propri vini ad un nutrito numero di appassionati ed addetti ai lavori.
Per Vinnatur “Produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina“.
In sintesi, promuovere la ricerca scientifica, la lotta all’omologazione e la divulgazione della conoscenza di tecniche naturali sono il leitmotiv alla base dell’Associazione VinNatur!
La nostra domenica a Vinnatur e gli assaggi
Laura ed io abbiamo aperto le danze con tre sparkling Wines, nel dettaglio due Champagne e un Cremant du Jura.
Abbiamo trovato lo Champagne Jeaunaux-Robin, da vigneti impiantati nella Cote de Sezanne, intenso al naso, fresco, sapido equilibrato.
La sapidità è l’elemento che più ci ha colpito del Cremant de Jura di Domaine Lebet.
Dei bianchi fermi internazionali vorrei soffermarmi su un Vino bianco del Duoro Superiore dell’Azienda Muxagat a base Rebigato; note minerali, di pietra focaia ed un corpo ben equilibrato.
Ci spostiamo in Campania nell’azienda Pierluigi Zampaglione e la verticale proposta al pubblico del suo ottimo Fiano; delle tre annate la 2011 ha spiccato per intensità olfattiva con note vegetali di salvia, origano e frutti maturi e la 2012 per la pienezza gustativa.
Ancora sud con l’Azienda Valdibella e la ricchezza olfattiva del Munir, un Catarratto in purezza ma soprattutto per il Grillo macerato sulle bucce per 7 giorni; sentori iodati e vegetali di macchia mediterranea.
Vino bianco che più abbiamo apprezzato è stato sicuramente la Garganega in purezza de Il Cavallino; profumi sottili, delicati ma corposo ed equilibrato in bocca, sapido e un finale asciutto e pulito.
Molte realtà piemontesi all’interno della manifestazione genovese: Az.Borgatta, Ca’d Carussin, Cascina Roera, Lo Zerbone, Rocco di Carpeneto, Rugrà, La Morella e Valli Unite Soc.Coop.
Di quest’ultima ci è piaciuto il Timorasso riserva 2011, sicuramente il più convincente dei bianchi proposti dalla Società Coop.
Passando ai vini rossi un nostro plauso è andato all’Azienda Vinicola Il Cancelliere. Sita sui pendii argillosi di di Montemarano (Campania), con i suoi vini ci ha conquistato! Un Irpinia Aglianico Igt 2012 dal frutto intenso, croccante e di precisa morbidezza, passando per il Nero N’è Taurasi Docg 2010; frutta rossa matura e una leggera speziatura dolce per un vino di grande struttura e sicuramente in crescita.
Infine con il Taurasi Docg riserva ci siamo trovati difronte ad un 2007 dal grande potenziale ma ancora troppo tannico.
Per chiudere siamo ritornati in Veneto dall’Azienda Ca’ Lustra, Colli Euganei; dopo un assaggio di un buon Merlot del 2010 e del Natio – Carmenere del 2009 altrettanto gradevole abbiamo deciso di chiudere la giornata degustando un Moscato nero passito, piacevole ma non eccessivamente fine ed un Passito Fiori d’Arancio mieloso e tutt’altro che stucchevole.
Anche se qualche vino fra i tanti degustati non ci ha fatto impazzire abbiamo apprezzato lo spirito e lo sforzo tangibile di tutti i produttori, consci che anno dopo anno l’associazione intende preservare l’individualità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle attività vitivinicole.