Domenica 14 marzo 2022
L’evento che si è svolto presso i locali di Base Milano “Vignaioli Indipendenti del Trentino e dell’Alto Adige” alla presenza di 50 Vignaioli con i loro 250 vini in degustazione ha decisamente allietato la mia domenica.
Vi racconto quali sono state le cantine che mi hanno più colpito! Anche se, per ovvie ragioni, non sono riuscita a visitare tutti gli stand né tantomento a provare tutti i vini presenti tra i banchi d’assaggio.
Eredi di Cobelli Aldo, Sorni di Lavis TN
Una realtà vitivinicola gestita da tre fratelli che hanno ripreso la passione e l’amore del padre per la vinificazione, ad oggi consta di 3,5 ettari vitati con 6 varietà di uve coltivate, 12 etichette tra le quali troviamo 2 spumanti e 4 bianchi.
- “Dosaggio zero Aldo” vintage 2016 dedicato al padre mancato già da diversi anni, 50 mesi sui lieviti, 100% Chardonnay. Spumante bello maturo, da 13%, con spiccata acidità, sapidità e ricchezza.
- Gewürztraminer Gess 2018, dal caratteristico profumo aromatico che ci aspettiamo di trovare e dalla bella acidità. Un Gewürztraminer diverso dai soliti, più gastronomico! Affinato 50% in legno e 50% in acciaio, prodotto con uve provenienti da vigneti ricchi in gesso.
Pojer e Sandri, Faedo (TN)
La loro fama li precede e poter finalmente assaggiare i loro vini, per me è stato un grande onore.
- Faye Chardonnay 2017: vino bianco prodotto con uve Pinot bianco e Chardonnay, 6 mesi sulle fecce, fermenta in barrique di rovere e affina 1 anno in acciaio e 2 anni in bottiglia. Sapido e profumato!
- Faye Rosso 2017, blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Lagrein. Un vino complesso ed elegante, fruttato e speziato.
- Merlino: da uva Lagrein, raccolta molto matura, dove l’aggiunta di un brandy invecchiato più di 10 anni interrompe la fermentazione per lasciare una piacevole dolcezza. Un nettare dall’alta gradazione alcolica (19%), complesso al naso tra ricordi di frutta rossa matura, spezie, vaniglia, caffè e cacao. Imperdibile. Ultimo vino assaggiato durante la giornata, è valsa la pena attendere!!!
Weingut Oberstein, Cermes (BZ)
Vini minerali e complessi grazie alla presenza di terreni di matrice pietroso – sabbiosa e all’affinamento in botti di legno.
- Lapis 2018, Pinot bianco 100% da terreni sabbiosi, dal lungo potenziale di invecchiamento. Affina in botte da 500 litri per circa un anno.
- Salis 2017: un Sauvignon sapido, grasso, fine, dall’ottimo sorso, decisamente sapido e dalla bella armonia e persistenza. Come il precedente, parte del vino riposa in botti di legno da 500 l mentre una parte minore viene invecchiata in tini di acciaio per quasi un anno.
- Salis 2018, Sauvignon 100%, leggermente più profumato dell’annata 2017 grazie ai suoi 30 giorni di macerazione sulle bucce.
Bergamannhoff, Appiano BZ
I suoli ghiaiosi e calcarei permettono ai vini di acquisire ottima sapidità e finezza.
Gli assaggi:
- Pinot Bianco 2020, con uve raccolte da una vigna sita ad 800 metri di altitudine. Molto piacevole e fresco.
- Lina Chardonnay 2019, con uve provenienti da una vecchia vigna a 300 metri di quota. Fermentazione spontanea sulle bucce in botte di quercia e affinamento sulle fecce fini per 18 mesi in tonneau e barrique di quercia.
Zeni Roberto, San Michele all’Adige (TN)
- Arlecchino, spumante metodo Charmat lungo, 9 mesi in autoclave, ottenuto dall’uva autoctona nosiola. Divertente, piacevole, fine. Un prodotto che nella sua semplicità si propone di valorizzare e dare spazio ad un’uva molto importante per il territorio.
- Trento doc Linea Maso Nero, 100% Pinot Nero. Ultimo nato della cantina, in contrapposizione all’altro metodo classico (da uva Chardonnay) supercollaudato e presente in cantina dal 1986. Una rarità, solo 1000 bottiglie prodotte, 60% di resa, extra brut con 3 grammi/litro di zucchero residuo e raccolta delle uve anticipata. Uno spumante fresco, raffinato ed elegante che promette una lunga evoluzione in bottiglia.
- Schwarzhof, nosiola macerata sulle bucce per 8 giorni. Complesso e intrigante.
- Teroldego Rotaliano Riserva, Pini. Vino rosso dal colore intenso e profondo, complesso al naso, fresco e poco tannico. I terreni ghiaiosi e alluvinonali gli donano finezza e sapidità. Riposa per ventiquattro mesi in piccole botti di legno da 225 litri.
- Rossara, vino rosso ottenuto dall’omonima uva autoctona riscoperta e valorizzata dall’azienda.
Gli assaggi sono stati molti e molti ancora, ma queste le aziende che nel complesso per me sono state le più significative sia dal punto di vista degli assaggi, sia per la simpatia e per i racconti interessanti fatti dai produttori.