Domenica 16 aprile 2023 ho partecipato alla masterclass all’interno dell’evento “Taste Alto Piemonte”, al Castello di Novara. L’evento è stato organizzato dal Consorzio di Tutela dei Nebbioli Alto Piemonte.
Alla masterclass tenuta dal bravo relatore Ais Luca Giordana, abbiamo degustato 9 vini dell’Alto Piemonte.
“Doc attraenti e differenti, provenienti da un territorio ricco di storia, dove si produce vino da tempi molto antichi. Qui la viticoltura ha una storia millenaria, un’identità fortissima, suoli molto variegati. Si passa dalle argille, ai terreni sabbiosi, alle zone di ricche di porfido e ai suoli ciottolosi.” Così racconta Giordana.
A seconda del versante, le differenze sono evidenti. A Ovest del fiume Sesia, nella zona delle Coste della Sesia i terreni sono vulcanici, ad est prevalgono limo, argilla e sabbia.
Negli ultimi 15 anni questi vigneti – che erano stati abbandonati nel periodo di industrializzazione – sono stati riscoperti, recuperati da audaci e tenaci viticoltori. C’è un forte interesse da parte dei produttori di far ripartire la viticoltura dell’Alto Piemonte.
Al momento ci sono circa 1300 ettari vitati (in passato erano 45.000) per una produzione intorno ai 2 milioni di bottiglie, ma si prevede un aumento nel prossimo futuro.
I principali vitigni a bacca rossa qui sono il nebbiolo spanna, il prünent (nebbiolo delle valli ossolane), la vespolina, l’uva rara (o bonarda novarese) e la croatina.
E ora vi parlo dei tre vini che ho preferito durante la masterclass:
Damiano Cavallini – Colline Novaresi Doc Vespolina Ardita del 2022
Un vino, affinato in acciaio, molto profumato con note di fragola, frutti rossi, ciliegia, leggera nota di pepe bianco. -Tannino ruspante e acidità spiccata. Bell’espressione di un vitigno che sicuramente può dire la sua anche in purezza.
Rovellotti Viticoltori in Ghemme – Ghemme Chioso dei Pomi, 2017
Splendido color rosso granato, al naso subito arriva la frutta rossa, poi una susseguirsi di note spezie e balsamiche; in bocca è piacevole, avvolgente, equilibrato. Che dire è buonissimo! Mi fa esclamare che il Ghemme è un vino che mi piace!! Decisamente.
La Badina – Lessona Doc 2013
Dieci anni portati molto bene. Al naso si apprezzano dolci note di mela cotta, frutta secca, mandorle e miele, la frutta è molto matura. Al palato è perfetto, il tannino è morbido, il vino avvolgente ed equilibrato.
Gli altri assaggi, tutti interessanti
- La cantina di Tappia. Valli Ossolane Doc Nebbiolo Superiore Prunent del 2019
- Cantine Cogo. Colline Novaresi Doc Nebbiolo di Sorno, 2019
- Centovigne. Coste della Sesia Doc Nebbiolo Il Centovigne – 2017
- La Palazzina Bramaterra Doc 2018
- Pietraforata Cantine in Ghemme – Ghemme Docg 2016
- Ca’ Nova – Ghemme Docg Victor – 2015
Una masterclass che ha aperto orizzonti sul Piemonte forse meno conosciuto dai più, ma assolutamente da scoprire. Durante le tre giornate, altre masterclass hanno visto protagonisti i vini di tutte le denominazioni dell’Alto Piemonte.
Complimenti davvero, sicuramente questa formazione offre un valore aggiunto ai banchi d’assaggio per chi vuole imparare e addentrarsi a fondo per conoscere meglio il territorio e i nebbioli dell’Alto Piemonte.