Lunedì 6 giugno 2022 si è svolta una nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio aperta a un pubblico di operatori professionali (buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti).
Il Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino), è stato teatro dell’evento fra modelli di auto futuristiche e contemporanee.
In degustazione ben 115 diverse etichette di Alta Langa – tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari – per 46 diversi produttori presenti all’evento.
Rispetto alla prima edizione del 2018 al Castello di Grinzane Cavour le “alte bollicine piemontesi” hanno fatto passi da gigante: allora si riunirono 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée.
Terra: il nuovo calice istituzionale dell’Alta Langa
La Prima dell’Alta Langa quest’anno ha visto in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale presentato proprio durante l’evento.
Nato dalla collaborazione del Consorzio con Italdesign: Terra rappresenta il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche e nello stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino.
La fruttuosa collaborazione è iniziata nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice “Grande”, ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa.
Il dossier tecnico dell’Alta Langa
In dirittura d’arrivo i lavori per l’articolato dossier tecnico e di racconto completo della denominazione iniziato lo scorso anno: attraverso la collaborazione di esperti, sono stati approfonditi e codificati aspetti rilevanti che vanno dai miti e dalla storia delle alte bollicine piemontesi fino alle caratteristiche del terroir; dalla conservazione delle bottiglie fino alle tecniche di servizio, la degustazione dei vini e gli abbinamenti.
Lo studio sarà indirizzato in primo luogo ad accrescere la consapevolezza e la cultura dell’Alta Langa Docg tra i produttori e avrà una funzione divulgativa.
Altre novità: cambio ai vertici per il Consorzio Alta Langa
Il nuovo presidente è Mariacristina Castelletta (Tosti 1820). Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, sarà Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, che ha guidato la compagine per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022.
Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di Amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei Soci della scorsa settimana.
Oggi, nel Cda guidato da Castelletta e Bussi, siedono:
- Piero Bagnasco (Fontanafredda)
- Giulio Bava (Giulio Cocchi)
- Umberto Bera (Bera)
- Domenico Conta (Enrico Serafino)
- Sergio Germano (Ettore Germano)
- Antonio Massucco (Banfi)
- Alessandro Picchi (Fratelli Gancia)
- Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco)
- Luciano Ferrero (viticoltore di Mango)
- Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero).
Da otto anni nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti 1820, e fa parte anche del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino.
“Sono onorata ed entusiasta di rappresentare la denominazione Alta Langa Docg. Un grazie infinito va a Giulio Bava, che con la sua presidenza ha traghettato la nostra denominazione in questa importante fase di affermazione e sviluppo. Un ringraziamento sincero anche a Giovanni Carlo Bussi: sono felice di ritrovarlo al mio fianco, per la sua grande esperienza e generosità nei confronti del Consorzio. I miei prossimi tre anni alla guida del Consorzio saranno all’insegna della continuità con ciò che è stato fatto finora. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita della denominazione, sia in termini di autorevolezza che di numeri” dice il neoeletto presidente.
“La denominazione Alta Langa Docg sta crescendo e lo sta facendo bene – spiega ancora Castelletta -. Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90. Costante la base agricola, composta da circa 90 viticoltori. Il vigneto si estende adesso per 377 ettari (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria) e dalla vendemmia 2021 abbiamo avuto 3 milioni di bottiglie”.
Parnership tra il Consorzo e la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Da sette anni le “alte bollicine piemontesi” sono Official Sparkling Wine della manifestazione, accompagnando i momenti istituzionali e tutti i cooking show degli chef italiani e internazionali che preparano i loro piatti a base di tartufo.
Lo scorso settembre poi, è stato avviato l’importante progetto con il Centro Nazionale Studi Tartufo per la sensibilizzazione dei soci viticoltori che dedicano una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo, nell’ottica del mantenimento delle tartufaie sul territorio delle colline alte di Langa.
Fonte Ufficio Stampa | Foto Ufficio Stampa