La ricerca “Il business vitivinicolo in Italia: consumi, trend e prospettive di crescita” rilasciata ad ottobre 2023 dalla Rome Business School – a cura del prof. Valerio Mancini, direttore del Centro di Ricerca di Rome Business School – fornisce alcuni interessanti dati su cui riflettere.
- Ad oggi il mercato del vino vale oltre 300 miliardi di dollari e si stima che toccherà i 412,9 miliardi nel 2027.
- I trend 2024 sono: e-commerce, blockchain, IA, packaging sostenibile e vini biologici.
- Il mercato del vino sfuso è fermo.
- La crescita prevista (2022-2026) delle vendite di vino online in Italia è del 7,2%, superiore al tasso globale del 2,7%.
- Il settore in Italia vale oltre 10 miliardi di dollari, il 17% della produzione mondiale di vino.
- Per il 2024 si stima in Italia un consumo pro capite di 26,3 litri e una quantità totale di circa 10,3 milioni di litri consumati.
- Il Piemonte è la regione leader nell’export e realizza il 68,9% del fatturato totale, ottime le performance anche di Puglia (+21,1%) e Sicilia (+14,9%).
- La Lombardia è la regione in cui si beve di più (17% del totale) ma l’Emilia-Romagna ha il più alto tasso di penetrazione di consumatori rispetto alla sua popolazione (62%).
- Il turismo enologico contribuisce quasi al 20% del fatturato complessivo del settore in Italia: i principali clienti statunitensi (22,9%), tedeschi (11,7%) e olandesi (10,5%), la fascia 25-34 anni è il 33% del totale.
Per l’Italia questa è un’opportunità unica per puntare sull’innovazione, facendo un uso maggiore di e-commerce, blockchain e IA, e contrastare la concorrenza estera puntando su packaging sostenibile e vini biologici.
Valerio Mancini afferma: “Nel mondo del vino, con la globalizzazione non abbiamo alla standardizzazione del gusto a livello mondiale, bensì questa ha generato un’ulteriore segmentazione della domanda. Il bacino di domanda di prodotti di eccellenza e biologici è molto ampio e tendenzialmente in crescita. Per l’Italia, questa è sicuramente una grande opportunità da cogliere. C’è però un bisogno urgente di attrezzarsi, fare uso della tecnologia e anche tanta ricerca, per far fronte ai cambiamenti climatici che stanno impattando gravemente il settore del vino.”
In Italia, la vendemmia 2023 è stata difficile:
- i volumi dei raccolti sono inferiori a quanto preventivato a causa delle forti grandinate e del caldo persistente.
- Questo non ha diminuito la qualità della raccolta e l’Italia rimane nella “Top 5” (Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cile), il mercato del vino italiano ha un valore che supera i 10 miliardi di dollari (FederDoc, marzo 2023), e rappresenta il 17% della produzione mondiale di vino.
La produzione e l’export del vino in Italia
L’Italia è al primo posto per la produzione di vino (21,9 milioni di ettolitri di vino esportato nel 2022), seguita dalla Spagna (21,2 Mhl) e dalla Francia (14 milioni Mhl).
A livello di incasso, il podio si ribalta: nell’ultimo anno, l’Italia ha ottenuto 7,8 miliardi di euro dalle esportazioni, con una crescita del 12%. La Francia è cresciuta ancor più, raggiungendo 12,5 miliardi di euro, e la Spagna è arrivata ai 3 miliardi, questo dovuto ai prezzi dell’export (Nomisma-Wine Monitor, 2023).
In Italia, il Piemonte è la regione leader nell’export, contribuisce al 68,9% del fatturato totale.
Nel 2022, gli spumanti hanno trainato la crescita delle imprese venete (+13,4%), con performance superiori alla media nazionale anche per gli spumanti pugliesi (+21,1%) e siciliani (+14,9%).
Nel 2023, i principali produttori di vino in Italia prevedevano una crescita delle vendite complessive dell’ordine del +3,3% al mercato interno e +3,1% nelle esportazioni.
Le bollicine guidano la crescita con un aumento dei ricavi del +5,2% complessivamente e +4,2% nelle esportazioni, mentre i vini fermi si aspettano un aumento del +2,8% a livello nazionale e +2,9% all’estero.
Tuttavia, secondo gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly (ottobre 2023) negli ultimi 4 mesi gli Stati Uniti, con un volume d’affari di oltre 40 miliardi di dollari e principale acquirente di vino italiano, hanno visto un calo degli acquisti addirittura del 16% per gli spumanti. Cali degli acquisiti di tutti i vini anche in Cina (-27%), Canada (-20%), Svizzera (-10%), e Regno Unito (-3%). Nonostante la battuta di arresto, la crescita prevista (2022-2026) delle vendite di vino online in Italia del 7,2%, superiore al tasso globale del 2,7%.
Fonte ufficio stampa