Durante la quinta edizione de La Prima dell’Alta Langa, ho avuto il privilegio di partecipare alla masterclass “Grandi millesimi e lunghi affinamenti” guidata dal bravissimo sommelier Davide Buongiorno.
Tre lezioni magistrali si sono svolte nel corso della giornata, in tre fasce orarie differenti. Ben dodici sono stati i millesimi storici stappati durante le tre ore di degustazione.
Ecco quelli che ho avuto la fortuna di assaggiare durante la prima sessione della giornata.
Alta Langa Docg – Daffara & Grasso Riserva 90 mesi
- Millesimo 2014.
- 70% Pinot nero, 30% Chardonnay.
- Non dosato.
- Complesso al naso con note di gelsomino, arancia, frutta candita, mandorle. Estremamente fine, dalla bollicina delicata. Lungo e perfettamente equilibrato.
Alta Langa Docg Coppo Piero Coppo Riserva brut
- Millesimo 2013.
- 60% Pinot nero, 40% Chardonnay.
- Un passaggio di 9 mesi in barrique e la malolattica completamente svolta gli donano sentori di vaniglia, burro cacao e cocco che si fondono perfettamente con quelli di frutta tropicale e fiori bianchi. Morbido e setoso.
Tosti1820 Riserva Giulio I brut
- Millesimo 2009.
- 100% Pinot nero.
- Edizione limitata: 1100 bottiglie numerate.
- Fermentazione in acciaio di circa 30/40 giorni.
- Sboccatura tardiva: 2019.
- La prima parola appena portato il calice al naso è stata: “Wow!”. Note floreali, crema pasticcera, caramella toffee. La bolla fine, cremosa, avvolgente. Al retronasale le stesse sensazioni. Bello bere un metodo classico così.
Enrico Serafino Zero 140
- Millesimo 2009.
- 100% Pinot nero.
- Complesso, minerale, salino, iodato, lungo e con un ottimo bilanciamento tra durezze e morbidezze. Diverso dai tre precedenti a riprova della grande versatilità dell’Alta Langa, che si esprime con un ventaglio di stili che rendono lo spumante piemontese ancora più interessante.
Dopo la prima fase di assaggi durante la quale il nostro relatore ci ha fatto concentrare su profumi e sensazioni gustative, al secondo passaggio abbiamo preso atto di quanto questo vino sia gastronomico. Letteralmente le alte bollicine piemontesi danno il meglio abbinate al cibo.
Le sensazioni piacevoli si sono amplificate grazie al piattino di assaggi di prosciutto Crudo di Cuneo, Robiola di Roccaverano Dop, nocciole IGP del Piemonte e schiacciatine e grissini di mais dell’azienda Pane Caldo del Mattino di Canelli.
Le altre masterclass (a cui non ho partecipato)
Alberto Bracco autore del blog Uncorkventional ci racconta qui com’è andata la degustazione di altri quattro millesimi
- Ettore Germano Riserva Blanc de noir zero 2014 (100% Pinot nero)
- Colombo Riserva rosé 120 mesi brut 2011 (100% Pinot nero)
- Giulio Cocchi Pas dosé Blanc de noirs zero 2011 (100% Pinot nero)
- F.lli Gancia Cuvée 170 mesi brut 2005 (Pinot nero, Chardonnay)
Durante la terza masterclass sono stati serviti altri quattro millesimi straordinari.
Ci racconta qui com’è andata Francesca Bertaggia, collaboratrice guida Slow Wine.
- Ravasini Riserva 60 mesi zero 2016 (100% Pinot nero)
- Poderi Cusmano Riserva extra brut 2015 (Chardonnay, Pinot nero)
- Fontanafredda Vigna Gatinera 96 mesi zero 2014 (100% Pinot nero)
- Banfi Cuvée Aurora Riserva 100 mesi zero 2012 (85% Pinot nero, 15% Chardonnay)
Grazie al Consorzio Alta Langa per questa bella opportunità formativa!