A partire dal 10 gennaio 2023 tornano le serate organizzate dal Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato dedicate a chi vuole affacciarsi al mondo dell’enogastronomia, per approfondire diversi aspetti dei prodotti del territorio.
Ecco i due temi del mese di gennaio:
Invito all’assaggio dei salumi
Tre incontri tenuti dallo chef Sergio Pelizzoli, discepolo di Escoffier, per fornire gli strumenti utili a un acquisto consapevole dei salumi.
- 10/01 – Introduzione generale sulla salumeria, salame crudo del territorio.
Assaggio di sette salami crudi accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte. - 12/01 – Il principe della salumeria, prosciutto crudo.
Assaggio di sette prosciutti crudi accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte. - 17/01 – Salumi cotti.
Assaggio di vari salumi cotti accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte.
I formaggi del nostro territorio
Serate d’incontro con le realtà casearie locali con assaggi e spiegazioni delle tecniche utilizzate nella fase di produzione del formaggio.
- 19/01 – Capre e Cavoli
capreecavoli.com - 26/01 – Casa Costa
casacosta.it - 31/01 – Bricco della Croce
@briccodellacroce
Info e prenotazioni
- ORARIO: Le serate si svolgeranno a partire dalle 20.30
- DOVE: nella sede del Consorzio in Cocconato (Asti), via Vittorio Veneto 1.
- PREZZO: 70 euro a persona per i corsi singoli e di 120 euro per chi sceglierà di seguire entrambi.
- Segreteria: Andrea Rocca – info@consorziococconato.com | +39 339 46 52 619
- Instagram: @consorziococconato
- Facebook: consorziococconatorivieradelmonferrato
Oltre ai due cicli di incontri in partenza, si stanno concretizzando nuove proposte per il futuro:
“Stiamo calendarizzando un ulteriore corso sulla salumeria, più tecnico, con il Salumificio Ferrero – anticipano dal Consorzio -. Riproporremo il corso di avvicinamento al vino e quello di approfondimento, in collaborazione con GoWine; proprio con GoWine lo scorso settembre abbiamo presentato una mappa dei vigneti di Cocconato suddivisi per azienda, con particolare attenzione al vitigno Barbera. Terremo un corso sull’agricoltura biologica finanziato dall’UE e rivolto esclusivamente alle aziende del settore. In primavera, in collaborazione con il Comune di Cocconato, ripartirà il noleggio delle e-bikes. Inoltre, a inizio dicembre, abbiamo inaugurato il nuovo punto vendita a Chivasso: l’intenzione è quella di replicare i corsi anche nella nuova sede”.
Approfondimento dal testo di Franco Zampicinini
Il filone enogastronomico, sul quale molti comuni puntano oggi come attrattiva turistica, era per Cocconato una realtà fin dal Seicento.
Una ricca serie di lettere del XVII e XVIII secolo conservate nell’Archivio storico comunale, evidenziano come vino, robiole, tartufi e altri prodotti venissero frequentemente inviati dagli
amministratori locali a nobili, autorità e funzionari, per ottenere privilegi e favori. Con qualche botte di buon vino vengono perfino evitate tassazioni e alloggiamenti militari. Nel 1665 un dono di “bella frutta” viene fatto al governatore di Verrua, mentre l’abate di Vercelli è omaggiato di 40 robiole e di trifole. L’anno successivo, cinquanta dozzine di robiole sono regalate all’imperatrice Margherita d’Austria durante una sua sosta ad Acqui, nel corso di un viaggio nell’Alto Monferrato. Del vino è inviato nel 1669 a Gabriele di Savoia, per “l’essentione dell’alloggio della mutta dei presidij”. Ancora le robiole sono il dono fatto nel 1676 al procuratore Belletti, contattato per una causa riguardante un certo chierico Serra.
La fama della cucina cocconatese, nata dalla fortunata coincidenza della disponibilità di prodotti provenienti dalle cascine del luogo e dalla presenza di valenti cuochi, in grado di esaltarne le peculiarità, è antica e testimoniata dal fiorire di locande, ristoranti, alberghi, per accogliere la venuta in paese di forestieri, attratti dalle attività commerciali e dal fiorente mercato. Il prestigio acquisito assume tale eco da attrarre a Cocconato, lontano dalle grandi vie di comunicazione, illustri personaggi, fra cui il principe Umberto di Savoia, del quale si conservano ancor oggi nella saletta del ristorante Cannon d’Oro (già negli anni Trenta dell’Ottocento), ricordi e testimonianze di simpatia: S.A.R. venne a Cocconato più volte ed entrò in amicizia con i titolari, Ernesto e Giovanni Petrino, che fornivano anche il vino alla Casa Reale.
Oltre ai vini anche la robiola e i salumi diventano specialità cocconatesi sempre più rinomate.
Le robiole sono giudicate dal De Canis quelle di “miglior gusto d’ogni altra che si compra nei circonvicini paesi a cagione soprattutto della qualità delle erbe di cui si notrisce il bestiame e
le pecore specialmente”: a metà Ottocento sono esportate “in varie parti del Piemonte ed anche in estere contrade” per un valore annuo di 2000 lire ed a inizio Novecento risultano oggetto di “un considerevole commercio”.
Da una produzione a livello prettamente familiare con latte di pecora, si passa negli anni Cinquanta, per iniziativa del caseificio di Osvaldo Veggia, a una produzione di tipo artigianale e con latte vaccino, attività oggi proseguita dal Caseificio Balzi. Sempre nel corso del secolo scorso, le salumerie locali producono “salcicce e salami che si esportano in quantità”. Grande notorietà assume, in particolare, il cotechino, ottenuto con una ricetta segreta, tramandata di padre in figlio. Una produzione, quella dei salumi, che prosegue nel segno della tradizione grazie al Salumificio Ferrero.
La vocazione turistica ed enogastronomica della Riviera del Monferrato si consolida negli ultimi decenni, grazie al potenziamento di manifestazioni folkloristiche e culturali e alla dinamicità degli imprenditori locali, capaci di puntare su prodotti di elevata qualità e di allargarne progressivamente il mercato nazionale e internazionale.
Cosa fa il Consorzio
Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato: un gruppo di imprenditori locali, innamorati del paese iscritto tra i Borghi più belli d’Italia e uniti per la valorizzazione del proprio territorio.
Il compito statutario del Consorzio è quello di:
- promuovere le attività dei soci, le rispettive strutture, i prodotti;
- valorizzare il turismo e le strutture ricettive di Cocconato;
- promuovere la partecipazione a eventi locali, nazionali e internazionali;
- organizzare a Cocconato eventi per la valorizzazione enogastronomica.
Il presidente del Consorzio è Adriano Cavallito, vicepresidente è Paolo Macchia; le aziende associate sono rappresentate nel consiglio di amministrazione.
Fonte e foto: ufficio stampa.