L’elicicoltura – allevamento di chiocciole – avrà finalmente un Disegno di Legge dedicato.
“La partita sull’Elicicoltura è una di quelle sfide che la nostra agricoltura deve cogliere. Per questa ragione con il Senatore Giorgio Maria Bergesio abbiamo presentato una proposta di legge che assume di giorno in giorno grande concretezza. Oggi in Italia esiste un Disciplinare, esiste una corretta prassi, esiste grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura la prima Filiera Certificata, ma ancora non esiste una legge e questo rappresenta un vuoto normativo che dobbiamo andare a colmare” annuncia il Vicepresidente del Senato della Repubblica Senatore Gian Marco Centinaio dal palco di HELIX 2023 – la principale manifestazione di settore – di fronte agli oltre 400 elicicoltori, in rappresentanza dei quasi 800 che, in Italia, aderiscono al Metodo Cherasco sviluppato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e certificato da Bureau Veritas.

“È la notizia che gli tutti elicicoltori italiani aspettavano da anni” – esulta Simone Sampò, Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura “Finalmente l’elicicoltura è riconosciuta come attività agricola vera e propria, ha ampie prospettive di sviluppo grazie all’adattabilità della chiocciola e al mutato contesto climatico che la rendono una delle principali fonti proteiche del futuro: sana, etica e sostenibile“.
Simone Sampò Presidente anche dell’ANE (Associazione Nazionale Elicicoltori) nel corso di diverse audizioni alla Camera e al Senato, ha evidenziato che per poter continuare a crescere in maniera solida e competitiva nel settore dell’allevamento delle chiocciole è necessario agire nell’ambito di un quadro normativo di riferimento a garanzia degli elicicoltori, dei consumatori, degli animali e del Made in Italy.

HELIX 2023, l’evento dedicato alla Chiocciola Metodo Cherasco, ha visto, venerdì 29 e sabato 30 settembre 2023, oltre 500 persone – elicicoltori, imprenditori, curiosi e appassionati – trascorrere due giornate di full immersion nel mondo delle chiocciole, tra Pollenzo con i talk istituzionali e teorici, e Cherasco con le visite sul campo al Polo dell’Elicicoltura.
Chiocciole d’Oro 2023
La “Chiocciola d’Oro 2023” – riconoscimento a chi, in diversi ambiti, ha contribuito con impegno e dedizione a diffondere l’economia elicoidale in Italia e nel mondo – è stata assegnata, nel settore food, a Chef Gabriele Boffa della Locanda Sant’Uffizio a Cioccaro di Penango – AT (due Stelle Michelin) per aver esaltato la Chiocciola Metodo Cherasco in alcune straordinari piatti della sua carta e, doveroso tributo, alla memoria di Giorgio Gallina, storico gestore e chef del Ristorante “La Capannina” ad Alba e, sin dall’inizio, fervente ed attivo sostenitore della Chiocciola Metodo Cherasco.

Nel settore elicicoltori sono state premiate la Tenuta Agricola Il Nibbio, uno dei più grandi impianti italiani e piemontesi a Ciclo Naturale Breve che sta sperimentando con successo, grazie a un impegnativo lavoro ingegneristico nell’impianto, l’Elicicoltura 4.0 e la Tenuta La Giotta che, convertita recentemente al Ciclo Breve, ha seguito con fiducia e precisione le regole del Disciplinare Metodo Cherasco diventando, in brevissimo tempo, una case history di successo.
Nel settore accademico la Chiocciola d’Oro è stata assegnata alle dottoresse Alessia Ricci, Marialucia Gallorini, Amelia Cataldi e Susi Zara del Dipartimento di Farmacia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti‐Pescara per l’importante lavoro di ricerca svolto in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Elicicoltura sulle straordinarie proprietà del siero di lumaca estratto tramite il processo cruelty free Muller.
Nel settore promozione, infine, premiate la Sagra di Bellante (Teramo) e la Sagra di Casumaro (FE) per saper divulgare ad un pubblico ampissimo – si pensi che vengono servite in 15 giorni più di 20.000 persone – l’amore per l’alta gastronomia a base di carne di lumaca.
Qualche informazione in più sulle Chiocciole allevate col Metodo Cherasco
La chiocciola Metodo Cherasco può essere davvero il tassello per creare una nuova frontiera dell’agricoltura.
- È povera di grassi (0,7%, meno della sogliola).
- È ricca di proteine (14%).
- La carne di chiocciola è uno dei rarissimi casi in cui la carne di un animale allevato è molto più sana, sicura e controllata rispetto a quella di un animale in natura grazie al controllo dell’alimentazione e all’utilizzo dell’agricoltura simbiotica che favorisce il bioma del suolo.
- Rappresenta una ragionevole alternativa alla carne tradizionale.
- Per produrla serve pochissima acqua: se infatti per 1 kg di carne bovina ne servono oltre 11.000 litri, per la stessa quantità di carne di chiocciole allevate secondo il Metodo Cherasco se ne utilizzano solo 150 litri. Attraverso la sensoristica avanzata applicata agli impianti è possibile, infatti, irrigare laddove è effettivamente necessario, distinguendo per m 2 a seconda dell’umidità, dell’esposizione al sole e al vento.
La domanda di chiocciole – un ingrediente della tradizione recentemente rivalutato in Italia anche dall’alta ristorazione che ne propone versioni gourmet – è in continua crescita, ma la produzione nazionale ne copre solo il 15%.
Nel mondo il 90% della domanda viene soddisfatta dalle chiocciole raccolte in natura nei paesi che ancora lo consentono tra aprile e giugno, come ad esempio la Turchia, la Polonia, la Lituania e i Balcani. Ma, a causa dell’aumento delle temperature già particolarmente alte a maggio e della mancanza di umidità dovuta alla siccità in atto, le chiocciole in natura stanno progressivamente sparendo. Si prospetta che nei prossimi 7-8 anni mancheranno almeno 100.000 tonnellate di chiocciole, una carenza che si può colmare con le produzioni di filiera degli allevamenti elicicoli.
Il ciclo di allevamento naturale breve, recentemente introdotto dall’Istituto di Cherasco, a differenza di quello completo – che richiede dai 10 ai 14 mesi per la prima raccolta con l’inserimento negli allevamenti dei riproduttori – le baby snails, nate nelle apposite “sale parto” dell’Istituto, assicurano il primo “raccolto” a meno di 6 mesi dall’avvio. Si rientra così dell’investimento in tempi molto brevi.
L’elicicoltura sembra essere un business agricolo pulito, etico, rispettoso della natura e redditizio.
In 6 anni gli allevamenti elicicoli che seguono il “Metodo Cherasco” sono passati da 200 a 840 (su un totale di 1194 in Italia), impiegando un indotto di oltre 11.000 persone e generando un significativo aumento di fatturato, cresciuto dai 36 milioni di euro del 2016 a sfiorare i 500 milioni nel 2021.
Il prodotto è buono, stabile, garantito, grazie al Disciplinare Metodo Cherasco e alla certificazione Bureau Veritas che ne ha riconosciuto la validità, sancendo la nascita della prima Filiera di Elicicoltura al mondo.
“L’elicicoltura è realmente un modello vincente e mai come ora, in un contesto di emergenza climatica, si può dimostrare quanto sia competitivo e sostenibile” – spiega Simone Sampò, “L’agricoltura del futuro è quella in cui il sistema di produzione è completo, senza sprechi, dove tutto si trasforma rigenerando reddito. La chiocciola è così un prodotto anticrisi: nel mondo, oggi c’è carenza di 11mila tonnellate di chiocciole, con quelle non allevate che hanno segnato un calo del 35%. C’è lo spazio, insomma, per riempire i vuoti di mercato con la chiocciola di Cherasco, un Made in Italy agricolo efficiente e replicabile cominciando proprio dalla Francia il principale paese consumatore e maggior importatore – che sta già vivendo una penuria di escargots“*.
* Dati Fiac – Federation des Industries d’Aliments Conservès, luglio 2022
Fonte e Foto Ufficio Stampa Chiara Fossati