I Grandi Terroir del Barolo 2014
Articolo di Mirko Sciutto – Sommelier Fisar Alessandria
Scrivere e parlare dei Barolo è sempre cosa bella e gradita.
Io e Laura, compagna di numerose avventure enofile, ci siamo recati nelle Langhe per “I Grandi Terroir del Barolo” dove all’interno dei locali della bottega del vino di Serralunga d’Alba e della cantina comunale di Castiglione Falletto alcuni produttori hanno presentato ad un pubblico di appassionati e/o esperti del settore, l’ultima annata ovvero la 2010.
Ormai da alcuni anni questo avvenimento porta enoturisti nazionali ed internazionali a girare per le vie dei due paesi in cerca delle sale di degustazione.
Dovendo scegliere, ho proposto a Laura di recarci a Castiglione Falletto in quanto ritengo che i vini prodotti in quella zona siano “meno” strutturati e in questo momento meno duri rispetto ai vini di Serralunga. A Castiglione sono presenti differenti terreni; possiamo considerare le Arenarie di Diano una miscellanea tra le marne di Sant’Agata (La Morra e Barolo) e le composizioni di Lequio, caratterizzanti i suoli di Monforte e Serralunga.
Il compito si presenta meno duro perchè a servirci in una sala quasi deserta c’era Federica, sorella di un caro amico ed insieme a lui produttrice, tra le altre cose, di un ottimo Barolo.
Banco di assaggio con 16 vini! Da dove iniziare? Abbiamo deciso di dividere le aziende per ubicazione dei Cru in quanto una caratteristica di Castiglione e’ il lungo crinale che da nord prosegue sino a Monforte coincidente, all’incirca, alla strada che divide i due versanti; cosi abbiamo deciso di partire con il versante occidentale ovvero quello prospiciente La Morra.
Assaggiati a Castiglione Falletto
1. Azelia di Luigi Savino – Barolo Margheria
2. Cavallotto – Barolo Bricco Boschis
3. Ceretto – Barolo Bricco Rocche
4. Fenocchio – Barolo Villero
5. Fontana Livia – Barolo Villero
6. Massolino Vigna Rionda – Barolo Parussi
7. Parusso – Barolo Mariondino
8. Pugnane F.lli Sordo -Barolo Villero
9. Rocche Viberti – Barolo Rocche di Castiglione
10. Sobrero – Barolo Ciabot Tanasio
11. Sordo Giovanni – Barolo Rocche di Castiglione
12. Tenuta Montanello – Barolo Montanello
Costa orientale (Castiglione Falletto) ben più omogenea dal punto di vista dell’esposizione.
13. Bava – Barolo Scarrone
14. Brovia – Barolo Rocche di Castiglione
15. Cascina Bongiovanni – Barolo Pernanno
16. Monchiero – Barolo Rocche
Sicuramente Laura ed io siamo rimasti positivamente impressionati da:
- il Bricco Boschis di Cavallotto dove risalta il grande equilibrio
- il Ciabot Tanasio di Sobrero molto fine
- e il Mariondino di Parusso con naso veramente ricco di profumi.
Ecco i nostri preferiti per quanto concerne il versante occidentale e per il lato orientale:
- il Rocche di Castiglione di Rocche Viberti vino molto intenso e
- lo Scarrone di Bava di grande forza e complessità
Assaggiati a Serralunga
A Serralunga, complice il discreto numero degli intervenuti, non ci è stato possibile degustare i vini in modo analogo al precedente, ovvero in base alla collina occidentale e a quella orientale, pertanto siamo andati a ruota libera.
1. Brovia – Barolo Brea Vigna Ca Mia
2. Ceretto – Barolo Prapò
3. Ettore Germano – Barolo Serralunga
4. Ettore Germano – Barolo Prapò
5. Ettore Germano – Barolo Cerretta
6. Ettore Germano – Barolo Lazzarito
7. Gabutti – Boasso
8. Massolino Vigna Rionda – Barolo Serralunga
9. Massolino Vigna Rionda – Barolo Margheria
10. Massolino Vigna Rionda – Barolo Parafada
11. Palladino – Barolo Serralunga
12. Palladino – Barolo Parafada
13. Palladino – Barolo Ornato
14. Pira Luigi – Barolo Vignarionda
15. Schiavenza – Barolo Serralunga
16. Schiavenza – Barolo Broglio
17. Schiavenza – Barolo Prepo’
18. Schiavenza – Barolo Cerretta
A Serralunga i più apprezzati sono risultati
- il Parafada Vigna Rionda di Massolino vino austero ed elegante
- il Parafada floreale e fine per Laura e l’Ornato molto equilibrato per il sottoscritto entrambi dell’azienda Palladino
- e il Broglio di Schiavenza con spiccate e intense note balsamiche
- Molto interessante il Gabutti di Gabutti Boasso e il Ceretta di Schiavenza